Bene Comune per persone, imprese e territori: partito il roadshow a cura di Sara Cirone Group
Fare squadra tra mondo dell’impresa, degli enti locali e della società civile per il bene comune, prendendo come riferimento quanto indicato da papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’. È stato questo il tema dell’evento che martedì 29 ottobre 2019 ha aperto a Faenza il ciclo di incontri “Bene comune per persone, imprese e territori” promosso da Sara Cirone Group in collaborazione con il settimanale Il Piccolo. Nello specifico l’evento, oltre a illustrare il progetto complessivo di questi incontri, aveva per tema “Il ruolo delle amministrazioni locali e della società civile per la creazione di valore sul territorio attraverso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica”. Sono state così ascoltate le testimonianze del sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi; di don Otello Galassi, incaricato regionale alla Pastorale sociale e del lavoro; di Mirella Paglierani, presidente della cooperativa Gemos e di Sara Cirone, fondatrice della società benefit Sara Cirone Group; mentre a moderare l’incontro è stato il direttore de Il Piccolo, Giulio Donati.
Bene Comune: 7 incontri in Romagna promossi da Sara Cirone Group e Il Piccolo
L’evento fa parte di un ciclo di sette incontri che si svolgeranno tra Faenza, Imola, Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini e Bologna per portare a una riflessione sull’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco sulla cura della casa comune. E questi appuntamenti rappresentano tappe fondamentali lungo il percorso di avvicinamento all’evento “The Economy of Francesco” che si svolgerà ad Assisi il 26-28 marzo 2019. «Questo roadshow attraverso le città della Romagna e che si concluderà a Bologna – spiega Sara Cirone, ideatrice del progetto – vuole dare una risposta concreta alla domanda: ‘Come possiamo generare e migliorare i processi sostenibili dei nostri territori?’. A guidarci in questi incontri sarà l’enciclica di papa Francesco, che su questi argomenti ha il coraggio di entrare nello specifico fornendo prospettive di lunga durata».
La Laudato Si’: un’enciclica profetica
Ecco allora che, dopo questa serata introduttiva, i successivi incontri approfondiranno diversi aspetti peculiari dell’enciclica, che è stata presentata da don Otello Galassi. La Laudato Si’ propone infatti una “ecologia integrale che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali”, inscindibilmente legate con la questione ambientale. «Se vogliamo che la specie umana abbia un futuro – commenta don Otello – dobbiamo cambiare strada, e il Papa lo afferma dopo una prolungata e drammatica riflessione, in cui si prende coscienza che l’attuale rapporto con la natura è sbagliato». Secondo don Otello, quella di papa Francesco è «un’enciclica profetica. I profeti della Bibbia, infatti, prima di tutto analizzavano il tempo presente e poi lo giudicavano, e in questo modo erano in grado di prevedere cosa poteva succedere in futuro. Anche il credente di oggi deve possedere questa capacità di analisi, che di per sé non è né pessimista né ottimista, ma necessaria». Infine, la Laudato Si’ ci indica che «noi siamo i custodi del creato, un creato che ha come obiettivo quello della festa del settimo giorno, non del lavoro fine a se stesso».
Il sindaco ha illustrato il Regolamento della cittadinanza attiva dell’Unione: “siamo tutti chiamati a curare il bene comune”
Se in questo processo il singolo è protagonista, a maggior ragione lo sono anche gli enti locali che devono fornire risposte a lungo termine, volte non solo alla ricerca del consenso immediato, come spiegato dal sindaco Malpezzi. «Il Papa nella sua enciclica afferma che occorre una soluzione integrale alla tematica ambientale. E per uscire da questa situazione occorre al tempo stesso intervenire anche sulla crisi sociale, si tratta infatti di due facce della stessa medaglia». Tra gli esempi virtuosi messi in campo, come i modelli di sostenibilità promossi dal GreenGo bus, il sindaco ha poi trattato del Regolamento della cittadinanza attiva dell’Unione dei Comuni: «Parte dal presupposto che ciascuno di noi è responsabile dei beni comuni – ha affermato il primo cittadino – e questo regolamento cerca di promuovere il coinvolgimento dei cittadini nella cura dei beni in maniera strutturata. Tutti noi siamo chiamati a questo e abbiamo anche degli strumenti istituzionali per attivarci in questo senso, ci sono già esempi concreti come i patti di collaborazione che hanno aiutato a migliorare la sicurezza in piazza Dante».
Gemos e l’attenzione alla responsabilità d’impresa
Con Mirella Paglierani si passa dalle amministrazioni al mondo delle imprese, puntando l’attenzione sulla responsabilità che hanno nell’ecosistema territoriale. «Sin dalla sua costituzione – afferma Paglierani – Gemos ha impostato la propria attività sul coinvolgimento dei soci lavoratori anche nella vita e nelle scelte patrimoniali dell’azienda. Valorizzare l’uomo dovrebbe essere la priorità delle imprese e in quest’ottica è possibile sviluppare un’economia sostenibile. Col tempo queste prassi si sono rivelate un percorso strategico irrinunciabile. Inoltre, confrontandoci con una società globalizzata, ci siamo interrogati sull’importanza della responsabilità d’impresa, dove responsabilità non è sinonimo ‘filantropia’, ma avere consapevolezza delle proprie azioni. Per un’impresa questo concetto si concretizza creando valore in modo responsabile, realizzando prodotti e servizi pensando alla propria sostenibilità, e per questo ci siamo dotati di un codice etico aziendale».
Sara Cirone Group ha realizzato il 1° Report integrato di un Comune
Sara Cirone ha poi illustrato le caratteristiche delle società benefit. «Sono un nuovo istituto giuridico – spiega – che si differenza per tipologia sia dalle profit sia dalle non profit e anche dalle cooperative. È una società di fatto come le altre, che però ha deciso di esplicitare, nel proprio statuto, qual è il ‘beneficio comune’ che offre alla propria comunità. E questo ‘beneficio’ deve essere poi rendicontato con metriche precise». «Il nostro obiettivo – prosegue Cirone – è creare occasioni di incontro e progetti concreti facendo dialogare tra loro amministrazione pubbliche, imprese e società civile». Tra gli aspetti innovativi, Sara Cirone Group ha realizzato il primo Report integrato di un Comune, nello specifico quello di Sasso Marconi, che sarà presentato il 7 novembre anche in ambito europeo, a Bruxelles. «È stato realizzato per dare un segnale importante sui nuovi modelli di rendicontazione, evidenziando i diversi aspetti di contributi pubblici». Il Report integrato pone infatti l’accento sulla capacità di un’organizzazione di produrre valore per il territorio e i suoi abitanti attraverso un modello gestionale improntato alla sostenibilità e alla partecipazione.