Barriere ciclopedonali illegittime, accolto il ricorso della Fiab
È stato accolto il ricorso presentato nel giugno scorso dalla Fiab al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sull’illegittimità delle 16 barriere poste a marzo nella ciclopedonale di via Modigliana a Faenza. Nella sua nota il Ministero ha affermato che l’Unione della Romagna faentina “pur con l’intento di perseguire la tutela della sicurezza stradale, ha tuttavia travalicato i limiti del proprio potere discrezionale”, in quanto “si sarebbe dovuta installare una segnaletica di tipo verticale di fine-inizio pista ciclabile” e non sono presenti ordinanze dell’Unione a legittimarle.
Le barriere installate nel marzo 2020
Negli scorsi mesi la Fiab aveva giudicato pericolosi, inutili e in contrasto con la mobilità sostenibile i dissuasori posti sulle ciclopedonali di via Borgo Tuliero e di via Marconi in prossimità di accessi privati e di strade. «I dissuasori non garantiscono continuità alla ciclopedonale e in via Marconi sono in contrasto con il diritto alla precedenza garantito dalla segnaletica orizzontale – afferma la Fiab – Questi dissuasori ostacolano e rallentano in modo pesante il deflusso di pedoni, disabili con carrozzina, ciclisti con rimorchio, cargobike, bimbi con bici a rotella, che devono mettersi in fila per passare, disincentivando la mobilità sostenibile, e creando conflitti tra utenze deboli». Il Comune ora è obbligato a togliere le barriere, a meno che entro 60 giorni non faccia ricorso al Tar regionale.