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Più prevenzione e risorse: consiglio comunale unanime su bullismo e autismo

Prevenzione nelle scuole contro il bullismo e potenziamento dei servizi a sostegno dei bambini colpiti da disturbi autistici. Lunedì 6 febbraio 2017 il Consiglio Comunale di Faenza ha votato all’unanimità una mozione sulle misure di contrasto al bullismo e cyberbullismo, e un ordine del giorno in materia di autismo con il quale si invita il sindaco Giovanni Malpezzi a farsi parte attiva nei confronti della Giunta Regionale affinché venga dedicata particolare attenzione alla omogeneizzazione della qualità del servizio e allo stanziamento di risorse economiche.

Prevenzione e percorsi informativi per contrastare il bullismo

Il bullismo è un fenomeno che si manifesta in modo frequente e mina la serenità dell’ambiente scolastico e delle famiglie diventando nocivo per tutta la società. Faenza non è un’isola incontaminata: anche nel nostro comune si sono verificati negli ultimi anni episodi che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Con la mozione di lunedì scorso il sindaco e la giunta si impegnano a promuovere programmi di prevenzione nelle scuole e in tutti gli ambiti territoriali del Comune di Faenza, che favoriscano la capacità degli studenti di relazionarsi nel rispetto degli altri; a promuovere percorsi informativi e di aiuto ai genitori, sia per prevenire questi fenomeni che per individuarli precocemente; attuare qualsiasi altra iniziativa utile alla prevenzione di questi fenomeni nel nostro territorio, in collaborazione con gli istituti scolastici.

Autismo: la nuova legislazione raccoglie critiche

A livello nazionale il fenomeno dell’autismo interessa tra le 300mila e le 500mila persone in Italia, colpendo un bambino su cento. In Emilia Romagna invece il numero di minori con diagnosi di autismo presi in carico dal Servizio di neuropsichiatria infantile sono 20 casi per 10mila. In ambito legislativo, il Parlamento ha recentemente approvato due importanti provvedimenti di legge riguardanti l’autismo. In particolare la Legge n.134 del 2015 prevede l’emanazione dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) specifici per l’autismo, con l’inserimento delle prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili. Successivamente il PdC Gentiloni ha emanato un Decreto contenente i nuovi Lea con alcune novità riguardanti la qualità dell’assistenza, l’integrazione nella vita sociale e il coinvolgimento della famiglia, che ha sollevato anche notevoli perplessità da parte delle associazioni che si occupano di autismo per via dell’inserimento della patologia nel capitolo delle psicosi, rischiando così di privare l’analisi del fenomeno degli aspetti sociali ed educativi. Inoltre nella Legge di Bilancio 2017 l’allegato finanziario ai LEA non contiene i 50 milioni di euro con i quali la Ministra Lorenzin si era pubblicamente impegnata a finanziare per il 2016 la legge 134.

A seguire i bambini autistici i Centri Npia di Faenza, Lugo e Ravenna

La Regione Emilia Romagna già dagli anni 2000 ha avviato un percorso strutturato sul tema dell’autismo, che ha permesso l’emanazione del Programma Regionale Integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro Autistico (Pria), recentemente rinnovato per il triennio 2016-18 in stretta sinergia con le associazioni interessate. In ambito locale l’Ausl della Romagna, attraverso i Centri Nnpia (NeuroPsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) di Faenza, Lugo e Ravenna segue i bambini autistici dagli zero ai sei anni con progetti terapeutici individualizzati, mentre per i bambini dai sette anni effettua costanti incontri con la famiglia e la scuola per le opportune indicazioni di lavoro con il bambino.

L’odg: omogeneizzazione del Pria e stanziamento fondi

Il Consiglio Comunale, tramite l’ordine del giorno votato il 6 febbraio, chiede in particolare al Sindaco di farsi parte attiva nei confronti della Giunta Regionale affinché venga dedicata particolare attenzione (nel dare applicazione ai contenuti del PRIA 2016-2018) alla omogeneizzazione della qualità del servizio su tutto il territorio regionale e quindi anche nel Comune di Faenza e nella Provincia di Ravenna; nei confronti del Governo affinché vengano velocemente stanziate le risorse necessarie per finanziare l’attuazione della Legge n.134, come annunciato dal Ministro Lorenzin il 2 aprile scorso in occasione della Giornata mondiale di consapevolezza dell’autismo; nei confronti dell’AUSL Romagna affinché eroghi efficacemente i suoi servizi.

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