Coronavirus, dati Ausl: a Faenza 430 casi attivi, di questi quasi 200 solo nell’ultima settimana
Nella settimana dal 2 all’8 novembre 2020 nel territorio monitorato dall’Ausl Romagna (provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini) sono stati eseguiti 29.431 tamponi registrando 2.851 nuovi casi positivi (9.7%). L’incidenza dei nuovi casi è in continuo aumento nelle ultime settimane in tutti gli ambiti e rimane più elevata in quello di Rimini rispetto alla popolazione residente e in quella di Ravenna rispetto al numero di tamponi eseguiti. Questa settimana sono stati refertati un minor numero di tamponi rispettoalla precedente, questo dipende da una carenza dei reagenti per l’esecuzione dei tamponi e da uncostante aumento del numero di richieste giornaliero che supera la capienza massima del laboratorio.
In tutta l’Ausl Romagna sono ricoverati 413 pazienti, 38 in terapia intensiva
Rispetto alle previsioni dell’Ausl si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da Covid, che ci pone nel livello rosso. In totale sono ricoverati 413 pazienti, di cui 38 in terapia intensiva. Al momento a Faenza sono 430 i casi attivi di Coronavirus (compresi gli asintomatici), di questi quasi 200 (194) sono stati riscontrati nell’ultima settimana. Complessivamente in provincia di Ravenna i casi attivi sono 2.222. «Anche alla luce di questi dati – spiega l’Ausl – è di fondamentale importanza attenersi alle disposizioni di prevenzione, rispettando scrupolosamente le indicazioni in particolare rispetto alla mascherina, all’igiene e al distanziamento». Si evidenzia come la percentuale di asintomatici sui casi diagnosticati nelle ultime settimane si avvicini, a livello romagnolo, al 50%. In particolare nel Riminese, dove si stanno diagnosticando più casi, la percentuale di asintomatici è la più alta: 54%
Ausl Romagna: nuovi casi positivi settimanali

Il sindaco Isola: “A fare la differenza è il nostro senso di responsabilità”
«Sono in aumento i casi positivi con sintomi, perciò individuati tramite segnalazione dei medici di base e la conferma, incoraggiante, che non sono in atto focolai – ha spiegato il sindaco Massimo Isola sulla sua pagina Facebook l’8 novembre scorso – I contagi avvengono prevalentemente in contesti familiari». La criticità più significativa resta quella della primaria Don Milani, chiusa nei giorni scorsi. «Come ribadito dalla dirigente scolastica, l’Ausl ne ha deciso la chiusura di due settimane per il verificarsi tutte assieme di tre evenienze: la positività di diversi alunni, di almeno tre insegnanti e il coinvolgimento di classi diverse – continua il primo cittadino – Questo periodo verrà utilizzato per una sanificazione straordinaria di tutto il plesso. Da segnalare anche l’Itip Bucci che ad oggi conta diversi positivi tra i suoi studenti. Per concludere, assicuro che i controlli vengono fatti, le multe a chi trasgredisce le norme anticovid pure. Ma è illusorio pensare siano sufficienti a risolvere il problema se a monte non c’è la consapevolezza che a fare la differenza è il nostro senso di responsabilità e come agiamo quotidianamente. Penso alle occasioni di assembramento: per quanto le norme cerchino di ridurle senza azzerare completamente socialità ed economia in un difficilissimo equilibrio, limitare il più possibile le situazioni a rischio sta solo a noi e al nostro buon senso. Purtroppo ancora troppi sembrano non capirlo. Possiamo fare tutti di più e meglio».