Antiaperitivirus: un incontro al Bar della Città per sensibilizzare sull’Hiv
Un aperitivo per conoscere diversi aspetti legati all’Aids e sensibilizzare così i giovani alla prevenzione. E’ previsto per mercoledì 29 novembre 2017 – come sorta di preview in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids del prossimo 1° dicembre – l’evento che passa sotto il nome di Antiaperitivirus: un incontro informativo al Bar della Città di piazza Martiri della Libertà, e programmato in collaborazione con l’associazione Cassero Salute di Bologna. In questa occasione interverranno tre esperti in materia: Riccardo Cioni (laureando in Medicina e Chirurgia) che parlerà degli aspetti clinici della malattia da virus Hiv, Francesco Borgna (dottore in Storia contemporanea) che parlerà del contesto storico di sviluppo del virus e della malattia, e infine Ruben Impellizzeri (laureando in Chimica Farmaceutica) che illustrerà i test di screening e terapia. Nel corso della serata inoltre saranno distribuiti materiale informativo e presidi omaggio. L’evento si aprirà con l’aperitivo alle ore 18.30, seguito dalle tre relazioni alle ore 19; esso è volto soprattutto a sensibilizzare i giovani, in particolar modo coloro che frequentano l’università.
L’aperitivo il 29 novembre al Bar della città
Cassero Salute è una divisione dell’omonima associazione Cassero di Bologna, che si occupa degli aspetti di sensibilizzazione e conseguente prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili; nata negli anni ’80 trattava inizialmente tematiche di prevenzione dell’Aids poi in seguito si è specializzata nell’analisi di tutte le malattie sessualmente trasmissibili presenti nella comunità Lgbt. La sensibilizzazione è concentrata principalmente in due attività, tra cui l‘allestimento di un piccolo banchetto in discoteca (il Cassero di Bologna) dove viene distribuito materiale per la prevenzione, e l’organizzazione – ogni due settimane – di “Salotto Cassero” (con persone dai 18 ai 45 anni come target), in cui si elencano gli aspetti socio scientifici della malattia.
Annalaura Matatia