Agesci Ravenna-Faenza: i capi scout approvano il progetto di zona

Aiutare i capi più giovani nel loro servizio, curare il trapasso delle competenze, essere sempre di più centri attrattivi per i ragazzi del territorio: sono questi alcuni dei temi del progetto che guiderà i passi dell’Agesci Ravenna-Faenza per i prossimi tre anni. “Progettarsi e progettare”: è stato questo il motto che ha caratterizzato l’assemblea dei capi scout Agesci della Zona Ravenna-Faenza, che si è svolta a Brisighella e Fognano l’1 e 2 dicembre 2018. Da Ravenna fino a Modigliana, in 154 capi scout si sono ritrovati nella due giorni in Val di Lamone per confrontarsi su come svolgere al meglio il proprio servizio educativo nei prossimi tre anni.

Agesci Ravenna-Faenza: 13 gruppi scout per 1.480 ragazzi

L’assemblea annuale della Zona è anche l’occasione per verificare l’andamento dell’associazione sul territorio. Numeri in leggera crescita quest’anno per gli scout iscritti alla zona, che copre un territorio molto esteso tra due provincie, Ravenna e Forlì; segno che nonostante il passare del tempo lo scoutismo mantiene intatto il suo fascino delle origini sapendo sempre rinnovarsi di fronte alle nuove generazioni. In tutto sono 13 i gruppi iscritti per 1.480 ragazzi complessivi: Alfonsine, Bagnacavallo, Cervia, Faenza 1, Faenza 2, Faenza 3, Faenza 4, Modigliana, Ravenna 1, Ravenna 2, Ravenna 3, Ravenna 4 e Valdilamone. La quota maggiore dei censiti è a Ravenna, con 658.

Questo ‘stare al passo con i tempi’ è reso possibile grazie anche a strumenti come il progetto di Zona, documento utile e versatile che indica obiettivi e strumenti su cui lavoreranno i capi scout nei prossimi anni. Tre i capitoli fondamentali su cui punta il progetto: “Formare”, “Vocazione”, “Coinvolgere”; punti centrali per supportare al meglio i capi nello svolgimento del loro servizio e aiutare i Gruppi e la Zona a sentirsi sempre più parte attiva del territorio nel quale svolgono la propria azione educativa. Importante sarà poi fornire ai capi, specialmente quelli più giovani, un supporto che garantisca la loro permanenza: uno dei problemi maggiori dell’associazione è l’abbandono del servizio dopo pochi anni causato da diversi motivi come la sempre maggiore mobilità dei giovani.

“Per l’estate 2019 la casa scout Bagno di Tredozio porterebbe essere agibile”

Tra i temi della domenica, spicca l’aggiornamento dei lavori alla casa scout Bagno di Tredozio, presa in gestione dalla Zona l 2012 in condizioni di totale abbandono. È sempre più vicino l’obiettivo di farne un luogo privilegiato in cui vivere con i ragazzi il gioco, l’avventura e lo spirito di comunità tipici dei valori scout e di tutte le associazioni educative del territorio e nei prossimi mesi potrebbe iniziare ad accogliere i primi gruppi per uscite. Per realizzare questi lavori l’associazione ha sottoscritto un mutuo bancario da 34mila euro coperto dal sostegno dei capi e iscritti della Zona, a cui si aggiungono 12mila euro di contributo per fondi immobili dell’Agesci. Una volta terminati i lavori, la casa conterà una trentina di posti letto e ha già ricevuto richieste di pernottamenti da tutta Italia e persino dalla Francia. «Per l’estate potrebbe essere agibile – afferma Giorgio Liverani, responsabile dei lavori alla casa scout Bagno di Tredozio – e l’impegno di tutti è renderla il prima possibile a disposizione dei giovani».

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