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Trivelle: Greenpeace in azione a Marina di Ravenna. E stasera un incontro a Prometeo

Veloci, rapidi e armati di giganteschi striscioni. Oggi, mercoledì 30 marzo 2016, un team di attivisti di Greenpeace è entrato in azione presso la piattaforma Agostino B, al largo di Marina di Ravenna, per sensibilizzare gli italiani sul referendum del prossimo 17 aprile sulle trivelle. Gli attivisti hanno aperto sulla piattaforma due enormi striscioni, per un totale di circa 250 metri quadrati, dove si legge: “Stop trivelle” e “17 aprile vota Sì”.

La piattaforma Agostino B, oggetto della protesta pacifica di Greenpeace, secondo i dati ENI forniti dal Ministero dell’Ambiente è una delle più inquinanti tra quelle monitorate. In funzione da 45 anni, oggi produce circa un quindicesimo di quanto produceva nel 1980. Tuttavia le concentrazioni di metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici (IPA) registrate nei sedimenti che la circondato hanno superato i valori degli Standard di Qualità Ambientale (identificati dal DM 56/2009) per ben 11 inquinanti nel 2011 e per 12 inquinanti sia nel 2012 che nel 2013.

La tesi Greenpeace: inquinamento e poca produttività

trivelle_greenpeaceCon l’azione di oggi Greenpeace annuncia di aver presentato in 30 procure della Repubblica un esposto contro le “trivelle fuorilegge”, oggetto di un rapporto pubblicato dall’associazione ambientalista il 3 marzo scorso. Il rapporto di Greenpeace ha reso pubblici per la prima volta i piani di monitoraggio di 34 impianti di proprietà di ENI, svelando che in tre casi su quattro questi impianti non operano nel rispetto degli standard di qualità ambientale stabiliti dal Ministero dell’Ambiente.

«Le circa 90 piattaforme interessate dal quesito referendario – dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e clima di Greenpeace – sono strutture vecchie e improduttive, che versano spiccioli nelle casse pubbliche, impiegano pochissimi lavoratori (70 stando al ministro Galletti) e che per contro spesso inquinano, e molto. Votando Sì al referendum del 17 aprile possiamo liberare il mare da queste vecchie carrette, senza alcun danno per il Paese». Tra i dati segnalati da Greenpeace, anche la salute delle cozze dell’Adriatico sarebbe messa a rischio dalle piattaforme.

Stasera a Prometeo “Le ragioni del SI e del NO”

Un tema certamente spinoso e complesso quello relativo alla votazione del prossimo 17 aprile, come ci ha raccontato anche Massimo Bosi, del Movimento 5 Stelle faentino. Per fornire ai cittadini un quadro più ampio rispetto alle – pur importanti, in un’ottica di partecipazione – azioni mediatiche, stasera si terrà al Circolo Arci Prometeo un incontro con un relatore per il Sì (Giulio Kerschbaumer, direttore regionale Legambiente) e uno per il No (Gianni Bessi, consigliere regionale). Inizio del dibattito alle ore 21.

 

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