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Val di Lamone 1 diventa realtà: gli scout pronti a lasciare un’impronta

Il blu a evocare il fiume Lamone, che abbraccia tutta la vallata fino al mare e simboleggia profondità e trasparenza. Il verde che rappresenta la valle in tutta la sua bellezza, scenario delle attività a contatto con la natura. Il bianco simbolo dell’essenzialità e dell’unità. Sono questi i colori che porteranno al collo i ragazzi del nuovo gruppo scout Val di Lamone 1, realtà che nelle prossime settimane nascerà

fazzolettoni
Il nuovo fazzolettone del gruppo Val di Lamone 1

ufficialmente all’interno dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani). Il nuovo fazzolettone scout è stato rivelato nel corso della giornata conclusiva del campo di gruppo, domenica 7 agosto, che i ragazzi hanno vissuto a Toano, località situata sull’appennino reggiano. Sette giorni assieme (erano presenti contemporaneamente lupetti, esploratori e guide, rover e scolte) vissuti all’aria aperta con le tante fatiche che caratterizzano un campo scout: il fuoco che non si accende, la tenda che cade di nuovo ed è da rimontare, la camminata sotto al sole che sembra non finire mai. Fatiche ampiamente ripagate dalla gioia di vivere sette giorni assolutamente speciali tra giochi, ambientazioni fantastiche come quella di re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, e con la consapevolezza di tornare a casa “più grandi”.

Un cammino per lasciare un’impronta sulla vallata

grupponeIl campo di gruppo ha avuto il suo coronamento con la messa conclusiva officiata da don Mirko Santandrea, parroco di Fognano. Durante l’omelia don Mirko ha ripreso parte del discorso di Papa Francesco tenuto a Cracovia in occasione della Giornata mondiale della gioventù: «Cari giovani, non siamo venuti al mondo per “vegetare”, per passarcela comodamente, per fare della vita un divano che ci addormenti; al contrario, siamo venuti per un’altra cosa, per lasciare un’impronta. È molto triste passare nella vita senza lasciare un’impronta». Ecco cosa rappresenta quel nuovo fazzolettone: la speranza di poter lasciare un’impronta su tutta la vallata, ogni scout col suo piccolo grande contributo. L’invito di Baden Powell, storico fondatore dello scoutismo, in fondo era questo: «lasciate il mondo migliore di come lo avete trovato». E anche Madre Teresa, che ha guidato il percorso di catechesi degli scout nel corso del campo di gruppo, invitava ad essere «matite di Dio», colorando le nostre vite e quelle degli altri di colori: colori come il blu, il verde, il bianco. Il cammino scout è un percorso educativo che va dagli 8 ai 21 anni e porta i ragazzi a sviluppare le proprie potenzialità mettendole al servizio degli altri diventando “buon cittadini“. Il tutto accompagnato da gioco, avventura e spirito di comunità.

Scout e Val di Lamone 1: una storia nata nel 1999

I colori del fazzolettone del Val di Lamone 1 hanno preso vita oggi, ma la loro storia viene da molto lontano. Lo scoutismo è arrivato a Brisighella nel 1999 quando i capi scout del gruppo Faenza 3 Elvio Minghetti e Marta Moschini, su proposta dell’allora parroco di Brisighella don Giuseppe Piancastelli e del parroco di Fognano don Paolo Bagnoli, hanno deciso di cimentarsi in una delle loro “route” più difficili: portare la realtà scout nella val di Lamone. Assieme a un’altra capo scout di Faenza, Valentina Amadei, si sono così armati di pantaloncini corti e camicia azzurra iniziando le prime ricognizioni, le prime riunioni con i genitori, le prime attività nella “tana”, come è chiamata la sede dei lupetti, nei pressi della parrocchia di San Michele Arcangelo. Nel corso di questi anni gli scout di Brisighella si sono appoggiati alla disponibilità al servizio in vallata dei capi del Faenza 3 (gruppo che attualmente ha sede a San Marco). Oggi l’intuizione dei “padri fondatori” del Val di Lamone 1 è cresciuta, e questi sono i numeri: del gruppo fanno parte circa sessanta ragazzi della vallata, da Brisighella fino a S. Martino in Gattara, che variano dagli 8 ai 20 anni. Numeri che, nonostante la sempre maggior difficoltà di conciliare questo tipo di servizio col lavoro e altri impegni, hanno fatto decidere ai dieci capi scout del gruppo che era arrivato il momento giusto di fare il grande passo diventando un gruppo autonomo. Una scelta coraggiosa: ma da questo passo potrà nascere una grande impronta.

Val di Lamone 1: Fotogallery

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