Unibo al terzo posto nel ranking delle migliori università italiane

Il 2016 si è concluso positivamente per l’università di Bologna, che ha visto la qualità della propria offerta formativa premiata dalla classifica degli atenei italiani, stilata come ogni anno dal Sole 24 Ore. Fra le università statali l’Unibo si conferma al terzo posto (76 punti) – dietro Verona (81) e Trento (79) – nella graduatoria dei migliori istituti superiori, confermando così la posizione del 2015. In Emilia-Romagna è positivo il risultato anche dell’università di Ferrara (14esima posizione, stazionaria rispetto all’anno scorso) e di Modena – Reggio Emilia, che con un balzo di 6 posizioni si porta al 15esimo gradino dalla vetta. Meno soddisfacente il risultato dell’università di Parma, che scivola verso il basso di due posti e si ferma al 39esimo posto. Pe l’Unibo si conferma dunque la medaglia di bronzo conquistata anche nel 2015.

Unibo: buona la didattica, difficoltà nell’alta formazione

La classifica stilata dal Sole 24 Ore si basa su un set di 12 indicatori che vogliono misurare le performance dei singoli atenei. In particolare fra i settori analizzati troviamo: attrattività (numero di immatricolati che provengono da altre regioni), mobilità (crediti conseguiti all’estero dagli studenti immatricolati), copertura delle borse di studio (come rapporto fra gli idonei e il numero di borse assegnate), dispersione (mancato rinnovo dell’iscrizione) fra primo e secondo anno, la sostenibilità (solidità delle strutture docenti), efficacia (numero dei crediti conseguiti in media annualmente), qualità dei tirocini offerti, situazione occupazionale dei neolaureati ed infine produttività della ricerca e qualità dell’alta formazione offerta. La prossima settimana saranno disponibili i dati aggiornati per questi ed altri indicatori sul sito del Sole 24 Ore, ma l’ateneo di Bologna tradizionalmente ha sempre visto un ottimo piazzamento per la didattica, l’attrattività e le borse di studio, con una maggiore difficoltà per quanto riguarda invece la ricerca e l’alta formazione.

Top ten università: 9/10 sono del Nord Italia

A livello nazionale nella top ten delle università troviamo nove università del Nord ed una sola del Centro (l’università di Siena), mentre in fondo alla classifica troviamo otto atenei del Sud e due del Centro. Questo conferma una situazione in cui la qualità dell’istruzione di terzo livello in Italia è ancora divisa in due. Tuttavia dalla graduatoria 2016 ci sono anche segnali di speranza per il Meridione: Salerno aumenta di dieci posizioni (l’aumento più significativo di tutto il Paese), Foggia segna più 5, mentre Messina, Campobasso e Lecce aumentano di quattro posizioni. Fra le università private invece (di cui nessuna in Emilia-Romagna), la Luiss di Roma scalza la Bocconi di Milano al primo posto, con un punteggio complessivo di 82 punti contro 80. Leggermente più staccato il San Raffaele, sempre nella città ambrosiana, che segue con un punteggio di 76.

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Fonte: Sole 24 Ore

Unibo premiata con quasi 100 milioni di euro per l’eccellenza

Una indiretta conferma del buon risultato per l’Unibo viene anche dalla pubblicazione degli stanziamenti del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) delle Università statali per l’anno 2016, pubblicata dal Ministero il 29 dicembre. Nella quota premiale dei finanziamenti alle università, l’Unibo ha portato a casa 57.263.363 euro per la valutazione della qualità della didattica, 24.236.132 euro per le politiche di reclutamento, 10.815.994 euro per l’internazionalizzazione, 7.206.397 euro per la quota di studenti attivi sul totale degli immatricolati. Complessivamente quindi l’Università della città felsinea riceverà oltre 99,5 milioni di euro come riconoscimento per le proprie eccellenze, il 6,95% di tutti gli stanziamenti nazionali della quota premiale (la percentuale più alta in tutta Italia). Assai più bassa la quota degli altri atenei della Regione, anche in virtù della loro minore dimensione: Ferrara si aggiudica circa 19 milioni di euro dalla quota premiale (1,33%), Modena e Reggio 21 milioni (1,48%) e Parma più di 23 milioni (1,67%). Complessivamente invece, inserendo anche i fondi perequativi assicurati agli atenei per lo svolgimento ordinario delle proprie attività, l’Unibo riceverà dal Fondo di finanziamento ordinario circa 378 milioni di euro.

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