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Redditi in provincia: tutti i 18 Comuni in crescita, boom della Bassa

Come si distribuiscono gli oltre 5,9 miliardi di euro di redditi percepiti in provincia di Ravenna? A dircelo sono le dichiarazioni fiscali 2016, relative all’anno di imposta 2015, disponibili su base comunale. I dati del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, riflettono una situazione sostanzialmente positiva per tutti i Comuni del ravennate: per la prima volta dall’inizio della crisi vi è stato un aumento in tutti e 18 i Comuni, pur in presenza di significative variazioni territoriali. La tabella sottostante indica i dati del reddito medio per contribuente e la variazione rispetto al dato del 2014.

Comune Reddito medio per contribuente Variazione 2014-2015
CERVIA 16.790,96 218
CASOLA VALSENIO 16.825,32 257
BRISIGHELLA 17.691,03 386
SOLAROLO 17.762,02 702
FUSIGNANO 18.168,19 384
MASSA LOMBARDA 18.329,94 286
RIOLO TERME 18.404,17 220
ALFONSINE 18.438,85 457
CONSELICE 18.629,11 559
BAGNACAVALLO 18.787,48 324
RUSSI 19.065,40 440
CASTEL BOLOGNESE 19.256,08 379
BAGNARA DI ROMAGNA 19.357,74 761
COTIGNOLA 19.874,09 363
FAENZA 19.995,89 224
SANT’AGATA SUL SANTERNO 20.138,81 680
LUGO 20.376,68 617
RAVENNA 20.836,48 288

A Ravenna e Lugo il reddito medio più alto della provincia

I dati diffusi dal Ministero confermano alcuni squilibri territoriali presenti nella nostra provincia. Sul podio troviamo la città capoluogo, con oltre 20.800 euro di reddito medio, seguita da Lugo (20.376,68) in seconda posizione. Medaglia di bronzo per Sant’Agata sul Santerno, che con 20.138 euro ed un aumento di quasi 700 euro su base annua riesce a spodestare Faenza, che scivola al quarto posto perdendo due posizioni rispetto al 2014. Nella città manfreda il reddito medio si attesta a 19.995,89, un soffio sotto la soglia dei ventimila. All’estremo opposto troviamo come tre Comuni più “poveri” i tre Comuni turistici per eccellenza: Cervia (16.790 euro), Casola Valsenio (16.825) e Brisighella (17.691), a dimostrazione che sono ancora i territori ad una forte vocazione produttiva a generare più reddito. Emerge infatti una situazione nel quale i salari più alti si accumulano nei centri maggiori e nei paesi alle porte di essi (Bagnara e Sant’Agata, sostanzialmente due quartieri di Lugo) o lungo le direttrici viarie della via Emilia (Castel Bolognese) o della san Vitale (Russi).

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Variazioni redditi rispetto al 2014: bene la Bassa, rallenta Faenza

Prendendo in considerazione la variazione rispetto alle precedenti dichiarazioni dei redditi, emerge un primo dato positivo: nessun Comune segna un arretramento rispetto all’anno 2014. Mentre l’anno scorso vi era stato un calo dei redditi per Brisighella e per Cervia, ad indicare una sempre maggiore difficoltà nei territori collinari e della costa (il 2014 fu un vero annus horribilis per il turismo a causa del cattivo tempo), quest’anno si constata una ripresa anche in queste zone, un buon auspicio per il futuro. Gli aumenti più cospicui, superiori ai 500 euro in media per contribuente, si registrano però in pianura: Conselice (+559 euro), Lugo (+617), fino a giungere a dati molto elevati nei tre piccoli Comuni agricoli di Sant’Agata (+680), Solarolo (+702) e Bagnara (+762).

Un dato che è possibile spiegare con una tradizionale maggiore volatilità dei prezzi di mercato di alcuni prodotti della campagna, che rappresentano una fonte di reddito significativa per queste zone e possono fare aumentare (o diminuire) i redditi di molto. A ciò si aggiunga che il 2014 come anno negativo per il meteo aveva portato a conseguenze negative su molte produzioni agricole, in primis quella vinicola, che si è ripresa invece nel 2015. Tornando più verso i colli, Faenza rallenta la propria crescita: nel 2014 aveva visto un aumento di 401 euro su base annua, mentre nel 2015 deve accentarsi di 223 euro. Sostanzialmente stabile Riolo Terme, che passa dal +235 al +220.

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Provincia di Ravenna: Cervia è il Comune con i salari più bassi

È la città del sale quella che vede il maggior numero di lavoratori a basso reddito: il 33,6% di chi effettua una dichiarazione Irpef dichiara meno di 10mila euro annui, a fronte di un dato provinciale che si attesta sul 24%. Fra Milano Marittima, Cervia, Savio e Castiglione sono addirittura 138 i cittadini che dichiarano di avere un reddito pari a zero o negativo (0,6% del totale), la percentuale più alta di tutta la provincia. Molto staccati troviamo i Comuni che tradizionalmente sono più fragili come andamento dei redditi, e che presentano anche un buon numero di cittadini fra i 10mila e i 15mila euro: parliamo di Solarolo, Brisighella e Casola. I contribuenti a reddito basso risultano invece meno presenti nei confini settentrionali della provincia, a Conselice ed Alfonsine, dove sono meno del 23% e i salari si concentrano su livelli medi.

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Faenza si conferma la capitale dei “Paperoni”

In questo scenario Faenza mantiene il primato come Comune dove risiedono più cittadini che percepiscono redditi superiori ai 120mila euro annui: sono 328. Malgrado il loro numero cali di 6 unità rispetto al 2014, i super ricchi faentini rimangono lo 0,73% del totale dei dichiaranti Irpef, la percentuale più alta della provincia. Non sorprendentemente seguono le città maggiori di Ravenna (820 ricconi per una percentuale dello 0,69%) e Lugo (174, 0,71%), anch’esse con un discreto numero di abbienti. Da sottolineare anche le alte percentuali di Sant’Agata sul Santerno e di Cotignola, che possono aver spinto al rialzo il reddito medio, date il ridotto numero di abitanti dei due Comuni. Dall’altro capo della classifica troviamo ancora la piccola Casola, che non vede nessun residente dichiarare più di 120mila euro, così come Massa Lombarda, dove l’incidenza di super ricchi è inferiore alla metà di quella di Faenza.

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Andrea Piazza

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