Nott de Bisò: i nuovi gotti 2017 parlano “scozzese”

In arrivo un nuovo gotto – il tradizionale “boccale” in cui versare il vin brulè tipico di Faenza – per la tradizionale Nott de Bisò: la decorazione sarà quella “scozzese” di tipo ottocentesco. Oltre ai nuovi gotti la macchina organizzativa rionale e comunale ha definito nei giorni scorsi, insieme a Radio Rcb che da anni collabora alla manifestazione, il programma della Nott de Bisò, l’evento che si svolge ogni anno il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania e richiama in piazza del Popolo migliaia di persone. La Nott de Bisò rappresenta la manifestazione conclusiva del Niballo Palio di Faenza 2016.

Nott de Bisò: ogni anno un gotto diverso

La decorazione scelta per i gotti 2016, dal Comitato Palio con la collaborazione del Museo Internazionale delle Ceramiche e del ceramista Luciano Sangiorgi, è quella denominata “scozzese”. È una decorazione pienamente ottocentesca, che spicca tra le varie tematiche della maiolica dipinta a uso domestico e ricorre spesso nei listini e nei tariffari di numerose fabbriche faentine della seconda metà del secolo (Fabbrica Ancarani e Compagni, Fabbrica Farina e Figlio, Fabbrica Ferniani). L’ornato detto “alla scozzese”, nella rigorosa monocromia blu, passato tra le varietà produttive della Fabbrica Bucci (poi Società Cooperativa Ceramica di Imola) come “a rete blu“, richiama certamente nella sua denominazione il caratteristico tessuto di lana dal disegno variamente quadrettato a colori diversi e contrastanti (tartan).

Nell’impostazione generale è stringente il riferimento alla precedente produzione “geometrico-fiorita” tra Cinquecento e Seicento. Il genere “alla scozzese” comprende una grande varietà di vasellame da mensa (piatti di varie misure e destinazione, vassoi, fruttiere, insalatiera, portabottiglie, portabicchieri, portampolle, saliere, salsiere, zuppiere, tazze e tazzine con piattini, zuccheriere, brocche e boccali), ma anche altre forme d’uso domestico quali catini, bacili da barbiere, acquasantini, set da scrittoio e vasi da fiori.

Il Niballo bruciato in piazza rappresenta Annibale

Il Niballo, grande simulacro raffigurante Annibale, il guerriero saraceno che simboleggia le avversità, viene bruciato in un enorme falò al centro della piazza dove giunge, secondo antica tradizione, su un carro trainato da buoi. Il Rione vincitore del Palio di giugno (per il 2016 il Rione Rosso) ha il diritto di bruciarlo. La festa infatti ha il suo apice nel momento in cui il rappresentante del Rione, vestito con tradizionale costume storico, incendia il gigantesco Niballo, mentre durante tutta la serata più che mai si beve bisò (il caratteristico vin brulè) negli eleganti gotti, le ciotole di ceramica faentina.

Gotti e brocche 2017: ecco dove acquistarli

l gotto realizzato per la Nott de Bisò, la cui decorazione è diversa diversa ogni anno, è uno degli elementi fondamentali della serata. I servizi completi (sei bicchieri, con gli stemmi dei cinque Rioni più quello comunale, e la brocca) della nuova serie dei gotti 2016 sono esposti e anche in vendita nelle cinque sedi rionali, si possono inoltre ammirare nelle vetrine di molti negozi della città. Il singolo gotto e la brocca si potranno invece acquistare solamente durante la Nott de Bisò, il 5 gennaio 2017, negli stand rionali in piazza del Popolo. I prezzi sono i seguenti: il servizio completo (brocca e sei gotti) costa 110 euro; durante la Nott de Bisò la brocca si può acquistare a 50 euro, mentre il singolo gotto a 12 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.