Al Teatro Masini arriva Indaco: la danza tra illusioni ed effetti speciali

Giochi di luce, sei ballerini in grado di moltiplicarsi fino a venticinque, effetti speciali spettacolari attraverso cui la danza viene esaltata in tutta la sua bellezza. Lunedì 13 febbraio alle ore 21, al Teatro Masini di Faenza, proseguono gli appuntamenti con la rassegna dedicata alla Danza. Dopo l’inaugurazione con il balletto classico, è ora la volta della Danza contemporanea degli Aenigma Illusionistheatre e lo spettacolo Indaco. Le spettacolari coreografie della performance sono firmate da Cristiano Fagioli (RBR Dancecompany), Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Leonardo Cusinato e Daniel Ruzza.

Indaco: uno spettacolo che coniuga danza e tecnologia

Gli Aenigma illusionisti della Danza portano in scena un allestimento che coniuga danza e tecnica alla ricerca della massima innovazione nel supporto di speciali effetti video. Proiezioni su originali fondali, mutazioni sceniche inattese, giochi di luci e soluzioni registiche altamente tecnologiche sono solo alcune delle sorprese di Indaco. Il risultato scenico e visivo che ne deriva è sorprendente: i danzatori si alternano sul palcoscenico apparendo e scomparendo, moltiplicandosi magicamente grazie ad uno studio accurato di luci e proiezioni che incanta un pubblico piacevolmente proiettato in un’atmosfera rarefatta dalle magiche illusioni ottiche.

Indaco, il trailer

Effetti speciali, video, magia

danza«Questo spettacolo – spiega il coreografo Cristiano Fagioli – coniuga danza e tecnica ed è alla ricerca del massimo dell’innovazione con effetti video che vengano esaltati da due schermi a prisma sul palcoscenico: si tratta di fondali molto particolari che fanno da specchio e attraverso cui il ballerino si moltiplica. Allo stesso tempo le immagini si proiettano su tutte le pareti del teatro». Uno spettacolo in cui la tecnologia riesce a valorizzare ancora di più il linguaggio artistico della danza, potenziandolo. «La danza è un modo di esprimersi a 360 gradi – commenta Cristiano Fagioli – c’è chi si occupa più del balletto classico, chi del contemporaneo, ci sono tanti stili, ma l’innovazione non va in contrasto alla danza, anzi, la danza è essa stessa innovazione. Come compagnia siamo abituati a creare spettacoli sempre originali, quindi la danza realizzata utilizzando l’innovazione di queste tecnologie e proiezioni non va a diminuire le capacità del ballerino ma le supporta ed è un contorno di questa magica scena». Indaco e illusinionsti della danza è il primo progetto che la compagnia realizza con l’utilizzo di queste particolari tecnologie innovative. «Lo spettacolo è stato ideato dal 2014 e sta riscuotendo molto successo – racconta il coreografo – Ti cattura, è molto coinvolgente, e le splendide pareti del Teatro Masini su cui verranno proiettate le immagini coinvolgeranno piacevolmente gli spettatori».

Indaco: il racconto del rapporto uomo-natura

La danza come mezzo per riflettere sulle tematiche ambientali. Indaco e gli illusionisti della Danza, è uno spettacolo di forte attualità, al centro il tema dell’ambiente, il rispetto per il pianeta e la cura di esso in quanto appunto anima del mondo. L’idea è nata a seguito di Expo 2015 a Milano che aveva come tema proprio nutrire il pianeta. «Se noi potessimo vedere il mondo dallo spazio – spiega Cristiano Fagioli – lo vedremmo ricoperto da una linea sottile color indaco, da qui il titolo dello spettacolo: una linea che protegge il nosto pianeta. Questo progetto sul rispetto per l’ambiente mi sta molto prendendo a cuore probabilmente anche in futuro continueremo su questa linea: il mondo è la nostra casa e la danza». A guidare il racconto sulla scena, oltre ai corpi dei ballerini e alla musica, ci sarà una voce fuori campo che introdurrà i temi.  Centrale è il rapporto uomo-natura, la ricerca delle proprie origini, il bisogno di autenticità, in un continuum di istantanee e coreografie emozionali. Tematiche inserite in un percorso di ricerca che pongono l’uomo e la donna di fronte alla natura, madre e nel contempo avversaria, in una dimensione esistenziale meravigliosa ed inesauribile. In questa produzione la regia moltiplica intenzioni e punti di vista, resi a tratti infiniti dalle scelte scenografiche e registiche.

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