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La Giornata del Fai a Faenza va alla scoperta del Felice Giani “più nascosto”

Un viaggio lungo le stanze meno note di Palazzo Laderchi, a Faenza, alla scoperta di uno degli artisti più rappresentativi del neoclassicismo italiano: Felice Giani. Si svolgerà nel weekend di sabato 25 e domenica 26 marzo la tradizionale Giornata del Fai (Fondo ambiente italiano) che coinvolgerà migliaia di città in tutta Italia. Giunta quest’anno alla venticinquesima edizione, la Giornata vuole essere una grande festa per valorizzare i beni culturali del Bel Paese con visite guidate e aperture straordinarie. Faenza ha scelto come tema per l’edizione 2017 l’artista Felice Giani, uno dei massimi esponenti del neoclassicismo italiano tra Settecento e Ottocento, che proprio nella città manfreda ha lasciato tracce importanti della sua arte.

Felice Giani a Faenza: un viaggio lungo le sue opere più nascoste

48-palazzo-Laderchi felice gianiFelice Giani ha lasciato in eredità a Faenza lo straordinario Salone delle Feste di Palazzo Laderchi, sede ora del Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea di Faenza. Ma esistono anche tanti altri i “segni” lasciati dall’artista in città. «Abbiamo voluto valorizzare non solo il Felice Giani più noto – spiega il capo gruppo del Fai faentino, Gian Luca Zoli – ma anche quello più “nascosto”. Per questo con il pubblico faremo un percorso lungo il piano nobile di Palazzo Laderchi, con la visita al “Gabinetto astronomico” (nella foto di copertina, ndr) e altre stanze più nascoste, di epoca successiva. Si tratta di stanze che normalmente non sono aperte al pubblico, per cui questo appuntamento diventa davvero un’occasione da cogliere per conoscere meglio uno dei palazzi più rappresentativi di Faenza». Per i visitatori che parteciperanno alla visita delle stanze nascoste di Palazzo Laderchi sarà comunque possibile visitare anche il Museo del Risorgimento che per l’occasione della due giorni avrà orario continuato. Le visite a Palazzo Laderchi avverranno nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 marzo dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 18 mentre il Museo del Risorgimento rimarrà aperto con orario continuato.

Le visite guidate saranno curate dagli studenti

faenza-palazzo-laderchi-ingressoA fare da ciceroni per il pubblico saranno gli studenti delle scuole superiori faentine, pronti a mettere a frutto i loro studi “sul campo”, a contatto con le opere concrete lasciateci da artisti e architetti. «Grazie alla mediazione del Fai – spiega il vece sindaco di Faenza Massimo Isola – si riesce a mettere in contatto le persone con luoghi e spazi che altrimenti non sarebbero valorizzati. C’è bisogno di queste guide in grado di raccontare luoghi importanti per la nostra città e inoltre spingono le amministrazioni pubbliche per fare di più».

Tra le iniziative collaterali della Giornata del Fai, venerdì 24, rivolto solo ai soci Fai, si svolgerà alle 17  un’anteprima guidata da Marcella Vitali a palazzo Ghetti Ghinassi, edificio tardo barocco (situato in corso Matteotti, 27) per certi versi anticipatore di palazzo Milzetti. «Abbiamo voluto dedicare una giornata solo ai volontari – spiega Gian Luca Zoli – anche per ringraziarli del gran lavoro che svolgono durante la Giornata: senza di loro iniziative di questo tipo sarebbero impossibili». Parallelamente a Faenza invece si terranno a Fognano, nella giornata di domenica 26 marzo, le visite guidate al convento Emiliani.

In media a Faenza tra 800 e 1.000 visite con la Giornata del Fai

Una Giornata che ogni anno raccoglie numerose adesioni di turisti. L’anno scorso l’iniziativa Fai si concentrò sulla Chiesa di San Giovanni di Dio e ottenne circa 700 visite. «Di solito per la Giornata del Fai – spiega Gian Luca Zoli – abbiamo a Faenza tra le 800 e le 1.000 visite, ma quest’anno mi aspetto siano di più: l’argomento scelto è sicuramente accattivante e permette di conoscere un lato nascosto della città di Faenza».

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