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Faenza: dalla Regione in arrivo 740mila euro per la sala dell’Arengo

L’infinito cantiere del palazzo del Podestà di Faenza potrebbe presto ottenere le risorse per riqualificarsi. Tra i progetti finanziati dalla Regione tramite i bandi Por-Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020) per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale c’è anche Faenza. Saranno 740mila gli euro messi a disposizione per il restauro della sala dell’Arengo nello storico palazzo del Podestà che, dopo i lavori, verrà utilizzato per l’accoglienza turistica.

La sala dell’Arengo: “un infinito cantiere”

Un “infinito cantiere”: così è stato definito il Palazzo del Podestà di Faenza sia da un libro del 2006 di Andrea Dari (Edit Faenza) per i numerosi interventi subiti sia da Italia Nostra in un comunicato dello scorso giugno, che – a seguito della vicenda che accomunava lo storico palazzo a “Case Manfredi” (si prospettava all’epoca per il Comune la vendita di Case Manfredi per ottenere i fondi per riqualificare il Palazzo del Podestà, ndr) – auspicava la «messa in sicurezza dell’ambiente». L’arengo in epoca comunale rappresentava l’assemblea di tutti i cittadini, nobili e borghesi, chiamati a decidere sulle questioni di maggior rilievo e ad eleggere i magistrati e ad approvare leggi e statuti. L’ipotesi, non suffragata da evidenze documentarie, porta la fondazione del palazzo a metà del XII secolo. La prima traccia di documentazione certa è del 1175. Non solo luogo di democrazia, la sala dell’arengo fu adibita tra Cinquecento e Seicento al gioco del pallone. Attualmente, dopo il ripristino di inizio Novecento e i lavori degli anni Settanta e Ottanta, è l‘aula magna del palazzo del Podestà ubicata sopra il voltone della Beccaria.

I bandi Por-Fesr dell’Emilia Romagna: oltre 32 milioni di euro

Dal nuovo polo espositivo nell’ospedale vecchio di Parma fino alla riqualificazione del parco Fellini di Rimini, passando per Modena e tutte le province della regione. La Giunta regionale dell’Emilia Romagna tramite i bandi Por-Fesr finanzia progetti per valorizzare le aree naturali e il patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, per migliorare la competitività e la capacità di attrazione delle destinazioni turistiche e attivare sinergie tra il sistema culturale ed economico sul territorio.

Gli interventi serviranno a migliorare le condizioni di offerta e le possibilità di fruizione del patrimonio naturale e culturale nelle zone di maggiore attrazione turistica dell’Emilia-Romagna. Per le aree naturalistiche, ad esempio, uno dei progetti finanziati valorizzerà la rete escursionistica bike all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi, con la realizzazione di strutture di sosta, di informazione e di commercializzazione dei prodotti locali. E ancora, nelle valli di Comacchio, sarà valorizzato il patrimonio storico legato alla pesca, con la realizzazione di percorsi ciclo pedonali ‘bike and boat’. Il 26 ottobre 2016 è stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi ai finanziamenti. I contributi concessi complessivamente ammontano a oltre 32 milioni di euro. Oltre 10 milioni sono destinati a sei progetti che riguardano le aree naturali e 22 milioni di euro a 18 progetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.

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