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FAENTINI E MIGRANTI – “Refugees Welcome”, la piattaforma dell’accoglienza

Refugees

Come spesso succede, molte idee nascono osservando attorno a noi le cose che già funzionano bene. È da questa riflessione che è nata la piattaforma “Refugees Welcome”, già soprannominato “l’Airbnb dei migranti”. Il portale, fondato a Berlino nel 2014 e da pochi giorni arrivato anche in Italia, ha come obiettivo quello fornire ai richiedenti asilo un luogo in cui poter vivere appieno una dimensione comunitaria e integrata, attraverso a uno strumento molto simile a quello che ci permette, per esempio, di trascorrere una vacanza a casa di una persona che si trova magari dall’altra parte del continente.

Un modo per superare la passività dei centri di accoglienza

“L’obiettivo che ci siamo dati è favorire l’ospitalità e l’accoglienza domestica dei richiedenti asilo, aprendo le case di chi risiede in Italia – racconta Fabiana Musicco, membro del direttivo e volontaria dell’associazione al fattoquotidiano.it – Spesso il periodo di permanenza diventa troppo lungo e mette le persone in una condizione di grande passività”. Per questo, nel trovare nuove strategie per favorire l’integrazione dei richiedenti asilo nel nostro territorio, si è guardato a modelli di sharing economy già consolidati, come i Gas, BlaBlaCar, Airbnb. In fondo “Perché ai rifugiati, anziché in un campo profughi, non dovrebbero essere concesso poter vivere in case o appartamenti condivisi” attraverso cui integrarsi appieno nel territorio in cui ora vivono? Un nuovo approccio al fenomeno migratorio, senza lasciarsi trascinare dagli allarmismi dei media che pongono in prima pagina solo disastri e criticità. Refugees Welcome Italia vuole diffondere sull’intero territorio nazionale una modalità di accoglienza familiare, da affiancare e integrare alle modalità già esistenti. L’accoglienza domestica può essere un’esperienza di reciproco scambio, di conoscenza e responsabilità favorendo l’incontro tra culture e persone differenti e creando così reti sociali e nuovi processi di inclusione.

Si potrà offrire una stanza dai tre ai sei mesi

Chi decide di intraprendere il percorso di ospitalità può registrarsi al sito offrendo una stanza libera nella propria casa per un periodo che va da tre a sei mesi. Una volta ricevuta una sottoscrizione lo staff di Refugees Welcome intraprende un percorso di conoscenza più dettagliata, attivandosi tramite il contatto diretto del candidato ospitante. La piattaforma attiverà inoltre micro campagne di crowdfunding per aiutare a sostenere economicamente le nuove convivenze. Si cerca così di diffondere esperienze che aiutino le persone accolte a superare la dimensione psicologica di passività tipica di alcuni centri collettivi, permettendo loro di mettersi in gioco a tutto tondo nella nuova realtà in cui si trovano.

“Solo nel dialogo tra ospite e ospitante la nostra società potrà crescere e fiorire”

La piattaforma è già attiva in Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio e Veneto con rapporti avviati con alcune Prefetture ed enti locali; per le richieste provenienti da altre Regioni l’associazione si attiverà immediatamente per mettersi in contatto con un’associazione con la quale dialogare e con chi desidera conoscere e ospitare un richiedente asilo. L’obiettivo è quello di espandere la rete e le connessioni. “Quello che desideriamo – sottolineano Germana Lavagna e Matteo Bassoli, fondatori di Refugees Welcome Italia – è un cambiamento a 360° della modalità di accoglienza, vogliamo mettere al centro la persona accolta e la comunità accogliente. La prima non può essere lasciata nel limbo del processo di richiesta senza un supporto amicale, la seconda non può essere spettatrice di una politica di inclusione. Solo nel dialogo tra ospite ed ospitante la nostra società potrà crescere e fiorire”.

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