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Il Pd si conferma alla guida di Ravenna: vince De Pascale col 53,3%

Ravenna sempre politicamente più simile a Faenza? La risposta è sì e no, se si guarda al secondo turno delle elezioni comunali 2016. “Sì” perché anche nella capitale rossa della Romagna il candidato di centrosinistra, Michele De Pascale, è dovuto andare al ballottaggio, fermandosi al 46,5% dei voti al primo turno. De Pascale ha quindi dovuto fronteggiare al ballottaggio l’esponente del centrodestra Massimiliano Alberghini, vincendo al secondo turno con il 53,3% di preferenze. Altro fattore comune a entrambe le città romagnole è stata la bassa affluenza: 53,7% a Ravenna nel 2016, 54,6% a Faenza nel 2015. Anche le nostre terre, tradizionalmente abituate ad una grande partecipazione ed a vittorie agevoli del centrosinistra, vedono quindi mutare il comportamento degli elettori.

Ravenna 2016 e Faenza 2015: similarità e differenze

Tuttavia Ravenna e Faenza si somigliano di meno quando si considerano i candidati messi in campo dai due principali schieramenti. Se Giovanni Malpezzi fu uno dei pochissimi sindaci renziani della prima ora e vanta un curriculum cattolico democratico doc (fu giovane capogruppo DC in Consiglio Comunale), Michele De Pascale compie le prime esperienze politiche nella Sinistra Giovanile e quindi nella famiglia dei DS. L’uno dirigente del credito cooperativo dal marcato profilo civico, l’altro politico di professione che non nasconde la tradizione del partito per eccellenza. Allo stesso modo, differenti erano i candidati del centrodestra. Mentre Gabriele Padovani è un esponente dell’ala “movimentista” della Lega Nord e si è presentato senza il sostegno di Forza Italia, Massimiliano Alberghini è un civico esterno ai partiti del centrodestra, ma da essi sostenuto (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia). Ma le differenze non si fermano qui. Va detto infatti che la percentuale raggiunta dal centrosinistra ravennate ieri è stata del 53,3%, con oltre 4mila voti di margine rispetto al Alberghini, ben più degli 800 voti di scarto fra Malpezzi e Padovani.

De-Pascale-Ravenna
Risultati del centrosinistra alle elezioni amministrative di Ravenna 2016. Fonte: Ministero dell’Interno
Centrodestra-Ravenna
Risultati del centrodestra alle elezioni amministrative di Ravenna 2016. Fonte: Ministero dell’Interno

Elezioni a Ravenna: risultati tra primo e secondo turno

A Ravenna quindi il centrosinistra rimane in testa perché riesce a riconfermare in sostanza il proprio elettorato, perdendo rispetto al primo turno solo 19 voti. Con l’equilibrio di forza determinato dal primo turno ciò è stato sufficiente, anche se Alberghini è riuscito nel notevole tentativo di aumentare di oltre 9mila elettori la propria platea elettorale. In sole due settimane il candidato del centrodestra ha evidentemente convinto molti elettori di Michela Guerra (lista civica ex Movimento 5 Stelle) e di Maurizio Bucci (lista civica “La pigna”), in una sorta di alleanza anti-PD. Più tiepidi, guardando ai numeri, gli elettori di Raffaella Sutter (lista di sinistra “Ravenna in comune”) che sembrano non aver risposto agli appelli anti-leghisti di De Pascale.

Netta affermazione di De Pascale nelle campagne

Se andiamo a guardare alla composizione territoriale del voto, la vittoria di De Pascale è chiara, portando a casa 8 circoscrizioni su 10. Alberghini riesce a vincere nella circoscrizione “del mare” (52,5% dei voti – quindi a Lido Adriano, Marina di Ravenna etc ) e nella prima circoscrizione, cioè il centro urbano (50,2%). Molto netta invece l’affermazione di De Pascale nelle frazioni delle campagne, dove spesso raccoglie più del 60% come a Castiglione, Mezzano e San Pietro in Vincoli.

Ravenna: il nuovo consiglio comunale

Il nuovo consiglio comunale vedrà la maggioranza formata da 16 consiglieri del PD, 2 del Partito Repubblicano Italiano, 1 da Sinistra per Ravenna (la più votata l’assessore uscente Valentina Morigi) e 1 per la civica “Ama Ravenna”. Per le opposizioni il gruppo più consistente sarà formato dalla Lega Nord con 4 consiglieri, vista la buona affermazione del primo turno con il 14,8%. 3 consiglieri andranno alla civica vicina al M5S di Michela Guerra, mentre Lista per Ravenna (centrodestra), Forza Italia, Ravenna in Comune (sinistra) e La pigna si dovranno accontentare di un solo consigliere.

In regione il Pd fatica

Il PD ravennate quindi è riuscito a evitare una possibile sconfitta nella tornata elettorale che sarà ricordata come la più difficile per il PD dai tempi della sua fondazione nel 2007. A livello regionale infatti, malgrado le vittorie a Bologna (dove il sindaco uscente Virginio Merola ha vinto con il 54,6%) e a Cesenatico (dove Matteo Gozzoli ha sfrattato il sindaco civico uscente Roberto Buda), il PD perde a Cattolica (contro il M5S), a San Giovanni in Persiceto e a Cento (dove vincono sindaci civici) e a Pavullo nel Frignano e Finale Emilia (dove è la Lega Nord ad imporsi). Interessante poi la vicenda di Casina (Reggio Emilia): piccolo comune dell’Appennino reggiano, al primo turno i due candidati sindaco avevano pareggiato con 1.164 voti ciascuno. Clamoroso! Al secondo turno aumenta un poco l’affluenza e vince Stefano Costi, candidato civico che batte il democratico Gian Franco Rinaldi.
A questo link è possibile vedere risultati per sezione e circoscrizione.

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