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Ceramiche Lega: “Quella volta in cui Tonino Guerra…”

Di solito funziona così: quando una cosa si rompe, la si butta via. Ma quando c’è di mezzo Tonino Guerra le cose non sono mai così semplici come sembrano. Ecco allora che quelli che potevano essere dei semplici pezzi in ceramica da buttare perché rotti, danno vita a una storia incredibile che collega Pennabilli, località in provincia di Rimini, a Faenza passando per una bottega da cui è partito l’inizio di questa storia, Ceramiche Lega.

Da Leandro a Carla: la tradizione che continua

Carla Lega ha iniziato a modellare e dorare manufatti in ceramica nel 1975 affiancando il padre Leandro Lega, già famoso ceramista. Seguendo le orme di famiglia si è inserita nella tradizione faentina con un linguaggio moderno e assolutamente autonomo. «Ho imparato guardando mio padre – racconta Carla Lega in questa video intervista realizzata con il contributo di Cciaa e Confartigianato provinciali di Ravenna – Lui insegnava, ma diceva che bisognava solo guardare e da lì imparare». Il laboratorio di Ceramiche Lega a Faenza in via Fratelli Rosselli 6 ospita anche il museo Lega dedicato alle opere del padre scomparso nel 2002.

Tonino Guerra e la strada delle Madonne

Con il padre, l’altra grande figura di riferimento per Carla è stato il poeta Tonino Guerra. «È stata una persona splendida. Aveva questa mania di raccogliere cose vecchie per dare loro nuova vita. Un anno dopo averlo conosciuto mi è arrivato un importante ordine dall’estero che riguardava la realizzazione di decine e decine di Madonne in ceramica». Fin qui la storia sembra semplice, ma per qualche strano scherzo del destino le Madonne realizzate da Carla continuavano a rompersi. «Tonino in quel periodo mi chiamava spesso – continua la ceramista – e io gli dissi: “Tonino io qui non so più che cavolo fare”. Lui calmo e pacifico mi disse: “mi raccomando, non buttarle via, perché le sistemo e le porto via io”. E così ho fatto. Lui ha preso queste Madonne, le ha sistemate e le ha portate in una strada a Pennabilli che ora è chiamata “la strada delle Madonne”».

“Il futuro? La ceramica sarà sempre bella”

Linguaggi e forme nuove, ma “metodo” tradizionale: è questo che caratterizza le produzioni di Ceramiche Lega. «Secondo me – conclude Carla Lega – la ceramica del futuro sarà sempre una cosa bella. Non posso pensare che venga fatta da una macchina. L’artigianato non è questo: non perdiamo le cose belle che abbiamo nella nostra tradizione. Le cose belle vanno sempre tenute in alto». Tonino Guerra sarebbe stato sicuramente d’accordo con queste parole.

Foto di copertina tratta da www.illavorodeicontadini.org

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