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CANDIDATI SINDACO AI NASTRI DI PARTENZA

CANDIDATI SINDACO AI NASTRI DI PARTENZA

 

E’ ufficiale: Faenza tornerà al voto domenica 31 maggio per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione del sindaco, con eventuale ballottaggio il 14 giugno. Comincia quindi a delinearsi con più chiarezza lo scenario dei candidati e delle alleanze in una competizione che si preannuncia affollata (ma di idee?). Avevamo già parlato della situazione di partenza due settimane fa . Ecco oggi un piccolo resoconto dello stato dell’arte a metà marzo.

CENTROSINISTRA. Giovanni Malpezzi, sindaco uscente di centrosinistra, continua la propria campagna elettorale. Dopo il sostegno del PD e della lista civica di centro Insieme per Cambiare (in cui confluirà anche la lista di centrodestra La tua Faenza), da segnalare anche la possibile presenza di una seconda civica in cui far convogliare gli alleati minori del PD – cioè quel che resta del Centro Democratico, del Partito Repubblicano e dell’Italia dei Valori. E’ partita quindi una fase di stesura del programma, e diversi tavoli di lavoro sono all’opera per suggerire al candidato sindaco dei temi per la campagna elettorale. Il piatto forte della proposta del sindaco sarà comunque la riduzione del debito comunale, passato da 67 a 43 milioni di euro, in un quinquennio in cui i trasferimenti statali agli enti locali sono invece calati (questo spiega ovviamente la presenza di aliquote massime per molte imposte comunali). Una fetta importante della cooperazione bianca conferma il proprio forte sostegno a Malpezzi, e ciò si concretizza nel contributo dato a livello personale da Giuseppe Gambi (dirigente di Agrintesa), che ha curato l’introduzione al lancio della campagna elettorale. E ovviamente non mancherà il sostegno di molti esponenti dell’associazionismo cattolico, come ad esempio di Nerio Tura, già sindaco DC e direttore della Caritas diocesana dal 2012 (coordina il tavolo di lavoro Welfare). Obiettivo per il sindaco recuperare la popolarità perduta e rinforzarsi sui settori dov’è più debole (urbanistica, sviluppo economico, sicurezza).

SINISTRA. Chi invece si defila dall’alleanza di centrosinistra è la sinistra radicale: SEL e l’Altra Emilia-Romagna si presenteranno assieme in un’unica lista di sinistra: l’Altra Faenza. Sono gli ultimi ad aver ufficializzato la corsa del loro candidato sindaco, Edward Jan Necki, e resta da vedere se riusciranno a farsi conoscere in città nei prossimi due mesi. In ogni caso le probabilità che la lista riesca a passare lo sbarramento del 3% sono alte, specie se riusciranno a intercettare quel malcontento verso Malpezzi che serpeggia nella parte di Faenza più di sinistra. Più difficile sarà riuscire a influenzare il risultato di un eventuale ballottaggio, ma questo ce lo diranno solo le urne.

LEGA NORD. Restando agli schieramenti tradizionali, il centrodestra non è riuscito a trovare un’intesa a Faenza (del resto, si è presentato compatto solo nel 2010 con Giancarlo Minardi). La Lega Nord sosterrà Gabriele Padovani, agricoltore, 37 anni. Il candidato è stato lanciato in una conferenza stampa in cui i rappresentanti del Carroccio (tutti con rigorosa felpa salviniana d’ordinanza, se non fosse per la scritta “FAENZA”) hanno attaccato a testa bassa Malpezzi. Gli slogan: più sicurezza, meno degrado (termine mutuato dalla fortunata campagna di Massimo Bitonci), basta rom. I punti forti del programma sono quindi sulla lotta all’immigrazione clandestina e per il rispetto delle regole, e a favore di una fiscalità meno pesante e di un welfare che dia la precedenza ai faentini. Tutti temi che metteranno in difficoltà il sindaco, e sui quali la Lega punta molto. Ad affiancare il simbolo tradizionale con Alberto da Giussano e il nome “SALVINI”, ci sarà anche una lista civica sulla quale campeggerà il nome del candidato sindaco e un leone rampante.

FORZA ITALIA. I berlusconiani faentini hanno deciso di appoggiare la candidatura di Tiziano Cericola, di Rinnovare Faenza. Cericola, commercialista ed ex revisore dei conti del Comune di Faenza, è un moderato senza tessere di partito. Da chiarire se FI parteciperà alla sua lista civica o correrà come alleata. Sicuramente, anche questa compagine batterà molto in campagna elettorale sul tema della fiscalità, essendo il candidato sindaco membro della Free Foundation di Renato Brunetta (think tank di stampo liberista). Quel che sembra certo è che il candidato lotta con Padovani e con Bosi per il secondo posto.

MOVIMENTO 5 STELLE. E arriviamo al Movimento 5 Stelle: il loro candidato sarà Massimo Bosi, già titolare del “Salumiere” su Corso Saffi, a capo di una lista composta da 10 donne e 8 uomini. Bosi da 3 anni a questa parte ha abbandonato il lavoro e si dedica alla famiglia: sarà una forza per i grillini? In ogni caso il M5S faentino è già partito lancia in resta a delineare ciò che non vorrebbe per Faenza: al potenziamento del termovalorizzatore “Enomondo” contrappongono un aumento della differenziata porta a porta, alla famiglia naturale di Bernardi-Malpezzi una visione più laica dei rapporti di coppia, alle grandi partecipate un ritorno alle gestioni in house (ex municipalizzate), all’assenteismo della Lega (Padovani è stato espulso dal Consiglio Comunale per assenze ingiustificate) un protagonismo costante dei cittadini. Resta da capire se convinceranno la maggioranza degli elettori e se l’abbandono del simbolo della lista civica “Fatti Sentire” a favore del canonico simbolo del partito di Grillo sarà un bene o un male per gli attivisti guidati da Andrea Palli.

Chi da lungo tempo aveva annunciato la corsa, con tanto di locandine affisse in città e di spot elettorali al Cinedream, è Alessio Grillini. Avvocato, esponente del NCD, ha raccolto l’adesione di Fratelli d’Italia e dell’UDC, che hanno abbandonato simboli di partito per confluire nella lista civica “Io Faentino”, insieme ad altre due associazioni locali. I temi forti anche qui la lotta al degrado urbano, la sicurezza, e un’attenzione particolare al mondo dello sport. Aperta in corso Saffi la sede della lista, con la speranza di mobilitare un voto di opinione e portare questo esperimento civico a un exploit nelle urne.

Numerosi anche altri candidati civici, anche se già conosciuti in città. In primis abbiamo Emanuele Visani, grande fornitore di materiale audiovisivo e fotografico al giornale online Faenzanet, da sempre in prima linea nell’emettere comunicati di fuoco contro il sindaco Malpezzi, accusato di sprechi ed incapacità. Guiderà la lista Comitato Faventia, che incassa anche il sostegno del campione rionale Willer Giacomoni. Che l’appoggio del fortunato fantino faccia fare centro anche a Visani?

Si è gettata nella mischia anche la professoressa Claudia Berdondini, già consigliera comunale per l’IDV ed ora candidata per Riavere Faenza e Comitato No Piano Sosta. La Berdondini vanta già una feroce battaglia appunto contro il nuovo regolamento della sosta, introdotto ormai due anni fa, e si è recentemente distinta per l’esposto alla procura contro il parroco del Paradiso, don Luca. Centro storico e sicurezza temi principi della campagna.

Tema frequentato quello della sicurezza. Di sicuro anche Mirco Santarelli, candidato di Forza Nuova, non mancherà di dire la sua in merito. La formazione di estrema destra correrà (come sempre) alle comunali e cercherà di portare un rappresentante in consiglio che possa rappresentare le proprie battaglie: prima gli italiani, difesa della tradizione e rispetto ferreo delle regole.

Questi le pedine sulla plancia di gioco a metà marzo. Ma quali i contenuti nel dettaglio? E’ giunto il momento in cui i cittadini devono farsi sentire – e in cui i politici diventano più ricettivi, ça va sans dire.

Quali sono le priorità per Faenza secondo te? Sanità e welfare, ricerca e sviluppo economico, cultura e turismo, politiche giovanili e di aggregazione: cosa chiediamo ai candidati sindaco? Che linguaggio pretendiamo da loro? Lascia un commento e dicci la tua, e magari cerca anche di andare nello specifico: spesso i politici non lo fanno, ma noi come elettori possiamo permettercelo.

 

(Foto – Matteo Battaglia)

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