Agricoltura 4.0: ecco le quattro strade per garantire innovazione

Droni capaci di indicare con precisione di quanto fertilizzante avrà bisogno il terreno e trattori capaci di svolgere il proprio lavoro senza bisogno di conducente: sono queste alcune delle possibilità offerte dalle innovazioni dell’ agricoltura 4.0. Il settore agrario sta vivendo un costante cambiamento che permette di ottimizzare risorse e massimizzare i prodotti grazie a nuove tecnologie e a nuove forme di sharing economy. Lo stesso piano nazionale d’investimento “Industria 4.0” va in questa direzione: il piano punta a mobilitare nel 2017 10 miliardi di investimenti privati aggiuntivi, 11,3 miliardi di spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione con focus sulle tecnologie dell’Industria 4.0, più 2,6 miliardi di euro per gli investimenti privati early stageIl provvedimento propone un mix di incentivi fiscali, sostegno al venture capital, diffusione della banda ultralarga, formazione dalle scuole all’università con lo scopo ultimo di favorire e incentivare le imprese ad adeguarsi e aderire pienamente alla quarta rivoluzione industriale.

L’Industria 4.0? A misura di agricoltura

Non solo l’industria, ma anche l’agricoltura è coinvolta nello sviluppo dell’economia di rete, in cui prodotti e servizi vengono creati e condivisi grazie a un network su scala globale. È il caso per esempio di Trade Machines – il motore di ricerca dell’usato – in grado di garantire qualità, specificità e riduzione dei costi a chi cerca strumentazione agraria. Non è un caso che nel piano nazionale Industria 4.0 si preveda una serie di misure specifiche dedicate alla filiera agricola e agroalimentare: investimenti, sviluppo nella ricerca, sostegno per l’acquisto di tecnologie innovative. Ecco allora che di seguito troverete quattro tra le strade aperte dall’industria 4.0 per l’agricoltura.

1. Trade Machines: il motore di ricerca dell’usato

Schermata 2017-01-19 alle 09.52.10Partiamo dall’e-commerce: l’acquisto di strumenti agrari sul web. Il mercato dell’usato online è stato, fino a pochi anni fa, frammentario e poco strutturato. Nel corso degli anni sono apparse diverse piattaforme per cercare di ovviare a questa mancanza di organizzazione, ma solo in tempi recenti sono stati sviluppati motori di ricerca creati ad hoc per le esigenze di questo mercato. L’esempio di Trade Machines è paradigmatico: vengono listate e catalogate aste per macchinari usati, consultabili grazie a un apposito strumento presente sul sito. La corsa al rinnovo delle attrezzature da un lato e la vendita di macchinari causa fallimento dall’altro, hanno generato un costante aumento di inserzioni presenti sul web, dando modo a molti agricoltori di reperire articoli a prezzi abbordabili.

2. Il monitoraggio dei droni per il settore agrario

drone-1080844_1280Gestire, pianificare e controllare la produzione, certificando la qualità dei prodotti. Il tutto grazie ai nuovi strumenti forniti dalla tecnologia: sonde sul terreno, droni e stazioni meteo. Il mondo dell’agricoltura ha accolto in maniera positiva la diffusione dei droni e, soprattutto, di apparecchiature che possano offrire un punto d’osservazione esclusivo per il controllo di acque e terreni. I droni non sono solo utili a scattare fotografie d’effetto nel cielo, ma permettono, grazie ai loro dati, una miglior ottimizzazione di fertilizzante e risorse idriche. Un patentino per la loro guida diviene allora un possibile buon investimento per molti operatori agricoli.

3. Automazione in agricoltura: trattori e sistemi Gps

tractor-385681_640Nel corso delle prime rivoluzioni industriali il 99% dei lavori agricoli fu automatizzato portando un’intera generazione di lavoratori a sviluppare nuove competenze. Da allora è apparsa una quantità di lavori prima inimmaginabili che hanno dato forma al mondo che oggi conosciamo. Le macchine, lavorando in modo autonomo, danno modo agli agricoltori di spostare l’attenzione su altri compiti, ottimizzando la forza lavoro a disposizione. I robot agricoli permettono di lasciare alle macchine compiti più “meccanici” quali la semina o il diserbo, permettendo a piccole e medie imprese, con un numero limitato di braccianti, una maggiore flessibilità riguardo la gestione del personale. Inoltre, un trattore completamente automatizzato può lavorare con un sistema Gps, garantendo un consumo ridotto di carburante grazie alla programmazione del percorso da effettuare. Questo assicura tanto un risparmio economico, quanto una notevole riduzione dei tempi di lavoro.

4. Sharing economy in agricoltura

InnovazioneNon tutti gli operatori possono permettersi un investimento per le nuove strumentazioni: probabilmente le Pmi farebbero fatica a recuperarlo sul breve periodo. Fortunatamente si sta facendo strada un’alternativa che potrebbe dare risposta a queste problematiche. L’unione fa la forza: metodi partecipativi e di condivisione sono opzioni molto in voga sul mercato e permettono l’accesso a risorse anche a chi non è in grado di finanziarsi questo tipo di spesa. Alcune reti specializzate raggruppano insieme diversi operatori del settore, organizzando un sistema di condivisione delle attrezzature che segue il modello cooperativo.

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